
Insomma tutto quello che ritenete più opportuno fare per mantenere saldo il principio della “libertà della conoscenza” che qua da noi non sembra essere tenuto molto in considerazione.
Il WiMAX (Worldwide Interoperability for Microwave Access) è una tecnologia che consente l'accesso a reti di telecomunicazioni a banda larga e senza fili. Questa “nuova” tecnologia (il forum che contiene le informazioni riguardanti il WiMAX è aperto dal 2001) racchiude in sè le caratteristiche migliori delle già più famose fibra ottica, ADSL, e WiFi.
La trasmissione avviene attraverso antenne e offre prestazioni davvero interessanti.
Il WiMAX può operare sia su bande di frequenza “non licenziate” (cioè GRATUITE) sia su quelle sottoposte a licenza. La velocità di trasmissione di un’antenna WiMAX è di circa 70Mbit/s (per fare un confronto Alice20MEGA ti offre non più di 20Mbit/s, Tiscali ADSL offre fino a 24 Mbit/s mentre una fibra ottica arriva anche a 40Gbit/s) in aree metropolitane con un raggio di circa 50 Km e non prevede la necessità della visibilità tra antenne. La trasmissione dei dati da sede mobile è assicurata fino a velocità di circa 160 km/h (perciò se andate ai 180 km/h sull’autostrada non potete comunicare con il WiMAX e se vi va proprio male vi pigliate pure una multa con l’autovelox). Tutto questo permette di adattare una rete ad alte prestazioni a qualsiasi territorio (anche quello delle Filippine per intenderci) ed offrire una copertura dell’ordine di Km², mentre per il WiFi si ragiona in decine di m².
Inoltre, essendo una tecnologia wireless (senza fili) si potrebbe, in una certa misura, dire addio a cablaggi dispendiosi in termini di installazione e mantenimento. Perciò via tasse e speculazioni sui materiali di cablaggio. Questa tecnologia potrebbe, in un futuro forse neanche troppo lontano, sostituire il cugino UMTS, anche se al momento non è possibile miniaturizzare il WiMAX sui cellulari.
Lascio altre precisazioni tecniche alla vostra curiosità e spirito di approfondimento.
Voglio invece approfondire un aspetto che potrebbe essere interessante. Da anni ormai esiste l’ICI cioè la tassa comunale sugli immobili e questa ICI io non ho ancora capito, e credo che non capirò mai, come viene utilizzata dai comuni. Ma se con questi soldi, che non sono pochi, i comuni più grandi s’impegnassero a comprare una licenza WiMAX allora si potrebbe usufruire di una rete cittadina veramente pubblica, veramente libera, e sostenuta dalle tasse pagate al comune. Ma queste sono cose da politici e non mi aspetto assolutamente che un’iniziativa a favore dei cittadini possa essere presa in considerazione una volta tanto.
Prima di terminare vorrei evidenziare che da poco tempo il gruppo Ixem del Politecnico di Torino ha sperimentato una nuova tecnologia sulla base del WiFi, che sembrerebbe ancora più potente del WIMAX, ovvero si coprono distanze superiori (anche 300km) pur con minore velocità di trasferimento. Può sembrare un simpatico paradosso che il WiMAX dopo tanto tempo deve ancora arrivare in Italia, e mentre sta per inserirsi nel nostro paese noi stessi proponiamo una tecnologia ancora più avanzata, ma questa è l’Italia.
Ecco alcuni link da cui ho tratto informazioni:
_ Sito di "Anti Digital Divide"
_ Articolo tratto da Punto Informatico
_ Articolo tratto dal blog di Beppe Grillo
_ Articolo tratto dal sito ufficiale del "Corriere della Sera"
_ Articolo tratto dal sito ufficiale della testata giornalistica "La Repubblica"
