lunedì 10 settembre 2007

Giustizia parlamentare

















Ancor prima della chiusura estiva delle camere, il gip (giudice per le indagini preliminari) milanese Clementina Forleo aveva fatto richiesta alla Giunta per le Autorizzazioni, di poter utilizzare intercettazioni raccolte dall’indagine sullo scandalo Antoneveneta-Unipol-BNL. In poche parole, se esistono prove che compromettano in qualsiasi modo un membro del parlamento, queste devono essere prima discusse da un gruppo di parlamentari, e se ritenute prove convincenti possono essere presentate in giudizio alla magistratura.
I parlamentari coinvolti sono tre. Piero Fassino che ha dichiarato la sua totale estraneità dai fatti. Massimo D’Alema (già graziato dalla prescrizione nel 1995) che ritiene errata la richiesta della dottoressa Forleo e l’accusa di dare giudizi troppo affrettati che non le competono. Salvatore Cicu di cui non ho percepito alcuna dichiarazione.
Per quanto mi riguarda ritengo sgradevole e scorretto, nei nostri confronti, l’iter da seguire per processare un parlamentare. A mio modo di vedere un parlamentare è un cittadino che rappresenta altri cittadini e non deve vantare privilegi simili. Se poi l’accusa si rivela infondata sarà il politico stesso con i suoi mezzi a rivalutare la propria immagine. Tutto fa parte della sua responsabilità di personaggio pubblico e deve accettarla.
Io mi sono appellato al buon senso del presidente della Giunta per le Autorizzazioni, Carlo Giovanardi. Il tempo giudicherà le mie azioni.
Entro la prossima settimana si dovrebbe conoscere il verdetto della Giunta. Se sarà favorevole, allora si metteranno in mano della magistratura i mezzi necessari per svolgere un lavoro decoroso, che possa tenere conto di tutte le prove raccolte nell’indagine. Se sarà contrario, i parlamentari avranno praticamente ottenuto un’assoluzione preventiva.
Qui potete prendere spunto dalla mia email, inviata all’On. Giovanardi, e mandarne una simile ma con le vostre generalità da questo sito.


On. Giovanardi,

Le scrivo, in qualità di cittadino di questo Paese, in merito all'autorizzazione delle intercettazioni Unipol-Antonveneta-BNL, richiesta dalla dott. Clementina Forleo, e discussa dalla Giunta da Lei rappresentata.
Per garantire la trasparenza più assoluta verso i cittadini italiani, io chiedo che sia concessa l'autorizzazione all'esercizio di tali intercettazioni, per garantire gli strumenti necessari a studiare i reali coinvolgimenti delle parti interessate. Ritengo sia opinione comune che lo svolgere un'analisi con i mezzi dovuti è garante oltre che dell'interesse di coloro che sono estranei ai fatti, e quindi innocenti, anche dei cittadini, che potranno valutare la vicenda senza recriminare alcun ostacolo all'indagine.

La ringrazio del tempo concessomi.
Cordialmente

XXXXX YYYYY

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