domenica 9 settembre 2007

Il V-DAY



















Ieri centinaia di migliaia di persone hanno partecipato al VDAY in 225 città italiane. Una giornata d’informazione, di quella vera, dove si può parlare di chi sono veramente i nostri rappresentanti politici. Dove si può mandare a “fanculo” la politica corrotta, la mafia, le evasioni fiscali, le speculazioni edilizie, le farse economiche, quelle giornalistiche, l’ipocrita gestione del lavoro, della comunicazione, dell’ambiente e della NOSTRA salute.
In un Paese dove poche cose funzionano finalmente gli italiani si sono riuniti per dire basta a questi problemi che derivano essenzialmente dalla triade inscindibile POLITICA-MAFIA-SPA.
Si sono raccolte firme per portare in parlamento una proposta di legge POPOLARE, cioè che viene direttamente dal popolo. Questa legge "Parlamento Pulito" comprende tre semplici punti:

  1. Fuori dal Parlamento chi è stato condannato dalla Giustizia italiana e continua a ricevere stipendi esagerati e percepirà tra poco anche la pensione parlamentare. La legge tiene conto anche dei prescritti, perché chi è prescritto è stato riconosciuto COLPEVOLE ma non condannabile perché è passato troppo tempo dall’atto di colpevolezza. Sono 24 i parlamentari giudicati in via DEFINITIVA. Tra i prescritti più notori Andreotti (senatore a vita), Massimo D’Alema, Silvio Berlusconi e Lorenzo Cesa.
  2. Fuori dal Parlamento tutti coloro che da più di 20 anni occupano la carica di deputato a Montecitorio. E qui di nomi se ne dovrebbero fare troppi ma sarà sicuramente stilato un elenco.
  3. Riconsegnare in mano al cittadino, unico detentore del potere, l’elezione diretta. E cioè deve essere il cittadino a poter votare il suo rappresentante al Parlamento e non un leader di partito.

Erano necessarie 50.000 firme autenticate per poter portare l’iniziativa in Parlamento ed essere discussa. Ancora prima di mezzogiorno era stata ampiamente soddisfatta questa quota e alle sette di sera Beppe Grillo ha annunciato dal palco di Bologna che si erano ottenute 300.000 firme.I risultati finali sono ancora da accertare. Ma cifre di questo genere, se si considera che sono state raggiunte in meno di 24 ore, fanno capire come l’Italia che ci circonda sia una nazione stanca e rammaricata. Fanno capire che anche senza l’appoggio dei grandi media, sostenendosi da sola, ha raggiunto livelli di protesta incredibili e per nulla ignorabili.
Io ero a Bologna ieri, per quasi 4 ore di fronte al palco dove si teneva la manifestazione. Un’emozione unica e indescrivibile mi ha accompagnato per tutte quelle ore mentre ascoltavo i vari testimoni della giornata. Un brivido mi percorreva ogni volta che sul maxischermo veniva visualizzata Piazza Maggiore completamente piena di gente. Mi ha fatto commuovere vedere tanto impegno sociale e tanta condivisione ideologica. Sono state stimate 200.000 persone presenti nella piazza e dintorni. Perché migliorare il Paese è motivo di grande interesse per chiunque e la prova di questo saranno le nostre firme.
Il VDAY non è finito ieri. Sappiamo essere coerenti, e sappiamo che questa politica troverà il modo di sviare anche questo ostacolo, ma il VDAY deve essere portato avanti ogni giorno da tutti noi. Contro ciò che non ci sta bene, contro chi si vuole chiamare GOVERNANTE mentre invece è un RAPPRESENTANTE, contro chi non tutela la collettività.
Una lotta razionale e testarda. Il VDAY non è stato ieri ma sarà questo.

Ecco come dovrebbe cambiare la camera del Senato e quella del Parlamento se venisse attuata la legge popolare.

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