venerdì 25 aprile 2008

Geoffrey Gurrumul Yunupingu



Geoffrey Gurrumul Yunupingu è un cantante e chitarrista aborigeno, cieco dalla nascita, negli ultimi tempi stà ottenendo una grande popolarità. Canta in inglese o nella lingua della sua gente, gli aborigeni Yolngu, tipici dell'Arnhem Land orientale. Devo ammettere che mi ha davvero colpito ascoltare queste melodie cantate da una voce tanto particolare, e in una lingua così lontana da noi. Questo insieme di elementi rende davvero affascinante la carica malinconica delle sue canzoni.

Da un articolo de "la Repubblica":
Una vita di stenti. "Sono stato a New York, sono stato a Los Angeles, ma mi mancava la mia isola"; "Sono nato cieco", canta Geoffrey Gurrumul Yunupingu, e via con una serie di litanie accompagnate dalla chitarra (solo a volte c'è anche un contrabbasso) sulla sua vita difficile da emarginato nella società. Racconta di cosa significa essere nato in una piccola isola al largo della costa Nord dell'Australia e per di più essere cieco dalla nascita, racconta le storie della creazione così come la spiega la sua gente. La voce è bella, ha un timbro del tutto peculiare, ma a meno che non si voglia trovare una colonna sonora adatta a una depressione incipiente, alla terza ballata vien voglia di spegnere tutto e invocare il ritorno del leader della band rock più famosa dell'Australia, Peter Garrett dei Midnight Oil, cha ha smesso di cantare per passare alla politica, diventando ministro dell'Ambiente.

Il successo della diversità. Eppure Geoffrey Gurrumul Yunupingu ha fatto il botto e non solo perché ognuno ha i suoi gusti musicali. Insieme al suo gruppo precedente, i Yothu Yindi, è stato tra i cantanti aborigeni più conosciuti, ma niente che andasse oltre i confini dell'Australia. Le sue canzoni sono state trasmesse dalla Bbc in Gran Bretagna e il New York Times si è occupato di lui, dopo che il suo primo album da solista, "Gurrumul" ha battuto ogni record di canzoni scaricate da iTunes Australia. All'inizio di aprile Geoffrey Gurrumul Yunupingu ha cantato per la conclusione del Song Summit a Sydney e al termine dell'esibizione c'era gente che piangeva senza trattenersi (non dalla tristezza, dalla commozione) e gli ha tributato dieci minuti di standing ovation.
"La mia musica viene dalla mia gente e dagli aborigeni - ha detto il cantante - e gli aborigeni hanno sempre avuto una reazione emotiva molto forte alla musica".

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