lunedì 14 aprile 2008

Mi mancherai Tana...


Il 29 Aprile le nuove Camere saranno convocate e lascerò l'incarico di parlamentare.
Questo messaggio è dunque un saluto e un ringraziamento agli elettori e a tutte le persone, in Italia e nel mondo, con cui ho lavorato durante questi anni. Per me sono stati anni molto intensi, in cui ho imparato molto, fuori e dentro le aule del Parlamento…[]
Ritenevo e ritengo che sarebbe stato un disastro andare a votare con il sistema elettorale vigente, e non solo per motivi di governabilità. Tanto che avevo fatto una promessa a me stessa: non mi sarei mai ricandidata con il cosiddetto "porcellum". Lo avevo dichiarto pubblicamente, e bisogna essere di parola. Ma nelle circostanze è stata una scelta facile, compiuta, e lo dico con rammarico, quasi con sollievo, dato il senso di estraneità crescente con cui guardo il panorama politico nazionale… []
In attesa di una ricomposizione politica di cui non dispero, ma per la quale temo che dovrò aspettare un po', il mio impegno si sposterà dalla parte della società civile. Continuerò la battaglia per la libertà d'informazione e l'indipendenza del servizio pubblico, insieme a molti altri del mondo del giornalismo e della cultura.
dal sito della deputata Tana de Zulueta

Con queste parole la deputata (ex senatrice) Tana de Zulueta annuncia il suo addio al Parlamento. Durante il rito che porta gli italiani al voto, e i voti definiscono il nuovo Parlamento, ritengo giusto adoperarmi per ricordare chi dal Parlamento se ne andrà, in silenzio, senza il riconoscimento dovuto. Tana è una delle poche figure politiche, che in questi anni si sono opposte alle leggi vergogna del governo Berlusconi, fondando insieme a Nando dalla Chiesa il comitato “La legge è uguale per tutti”. Una persona di parola, come in Camera e Senato se trovano sempre meno, eppure lei se ne andrà e continueranno a rimanere i pregiudicati, i venduti, i falsi e le facce di bronzo. Nel 2006 tentò di proporre una legge per riformare il sistema televisivo italiano. La “politica che conta” preferì a questa proposta il decreto legge Gentiloni, che come tutti sanno, in due anni non ha ancora prodotto alcun risultato concreto. Il 31 gennaio 2008, una sentenza della Corte Europea di Giustizia ha riconosciuto a Europa7 il diritto di trasmettere sulle frequenze di Rete4, la magistratura italiana alla luce di questa sentenza dovrà multare lo Stato, per rimborsare Europa7 della mancata concessione delle frequenze legittimamente acquistate nel 1999. Gli esperti parlano di una multa di €300.000 al giorno con effetto retroattivo a partire da luglio 2006. Forse se la proposta di Tana fosse stata considerata, i cittadini italiani non avrebbero dovuto pagare un maxirisarcimento a Francesco di Stefano.
Così, dopo che per quasi 10 anni Berlusconi si è arricchito ABUSIVAMENTE con gli introiti pubblicitari di Rete4, e ha fatto propaganda "di parte" attraverso il TG4 di Emilio Fede, chi ci rimetterà saranno solo i contribuenti.
Spero sinceramente che la politica possa davvero migliorare, e permettere alle persone valide come Tana, di tornare a sedere in Parlamento senza la necessità di tapparsi il naso.


Guarda l'elenco dei condannati della coalizione PD+IDV
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Vday

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